La primavera ha la sua influenza sul cuore
Ci sono vari fattori che comportano rischi. Alcuni li possiamo controllare, come il sovrappeso, lo stress e il vizio del fumo. Altri sono al di fuori della nostra influenza, ma ne possiamo tenere conto… la primavera per esempio!
Sole, calore ed il cuore…
Finalmente diciamo addio al freddo e alle ore buie; sono in arrivo giornate più calde e soleggiate. La natura si risveglia e gli alberi e le piante fioriscono. Gli animali diventano più attivi e anche le persone si sentono più vive e felici in questo periodo.
Secondo una ricerca svedese potrebbe esserci una relazione tra il tempo e il cuore. Da questo studio osservazionale risulta che ci sono più attacchi cardiaci quando c’è meno sole e le temperature sono più basse. Si ipotizza che il restringimento delle vene causato dal freddo aumenti la pressione sul cuore esponendoci maggiormente al rischio di un attacco cardiaco.
Dal momento in cui inizia la primavera e le vene si rilassano, questo rischio diminuisce. Ma c’è di più!
L’ora solare ed i suoi effetti
Il ritmo ed il sonno sono di vitale importanza, altri fattori che possiamo influenzare.
Poco dopo l’inizio della primavera scatta l’ora solare dando uno scossone al nostro orologio biologico. Mentre per alcuni si tratta solo di una leggera noia, ad altri causa una settimana di estrema stanchezza.
L’università del Michigan ha fatto una ricerca con degli esiti interessanti. Infatti, il lunedì dopo il cambio dell’ora si registra il 25% più attacchi cardiaci!
Dare un cambio così radicale all’orologio biologico può avere un grosso impatto su persone con problemi cardiaci sottostanti. Le persone sane hanno molto meno da temere, ovviamente.
In sostanza, la primavera fa bene
La primavera è un periodo in cui le persone escono di più. Movimento e aria aperta fanno bene a corpo e spirito. Finché non ci sono alti e bassi estremi, possiamo dire tranquillamente che è un periodo benefico per la salute. Il peggior momento è la domenica del cambio dell’ora. Per abbassare il più possibile il suo impatto, potresti considerare di abituarti già prima al “fuso orario”, iniziando ad anticipare la tua sveglia un quarto d’ora 4 giorni prima, mezz’ora 3 giorni prima e tre quarti d’ora 2 giorni prima, arrivando all’ora intera quella fatidica ultima domenica di marzo.