Domande frequenti
Domande frequenti sui defibrillatori
Qui sotto si trovano le domande più frequenti sui defibrillatori e sui nostri servizi.
1. Cos’è un defibrillatore?
Un defibrillatore (DAE: defibrillatore automatico esterno) è un apparecchio con cui si può dare una scossa elettrica al cuore, quando sono presenti aritmie che possono mettere in pericolo la vita di un individuo. Un computer dentro il defibrillatore analizza il ritmo cardiaco della vittima e determina se è necessaria una scossa elettrica. L’apparecchio indica se dare una scossa elettrica oppure se cominciare la rianimazione manuale. Il defibrillatore guida il soccorritore in modo sicuro attraverso la procedura della rianimazione, in attesa dei soccorritori professionali.
2. Che cosa significa l'acronimo DAE?
L’acronimo DAE sta per Defibrillatore Automatico Esterno.
3. Come funziona un DAE?
Due elettrodi, connessi al defibrillatore, sono posizionati sul petto del paziente. Un computer dentro il defibrillatore analizza il ritmo cardiaco del paziente e valuta se è necessario erogare una scossa elettrica per salvare il paziente.
Se il defibrillatore determina che è necessaria la scossa, sono date istruzioni vocali per aiutare l’utente a salvare la vita del paziente.
4. Ci sono marche di defibrillatori che salvano più vite di altre?
Tutti i defibrillatori che sono attualmente disponibili sul mercato italiano sono approvati dalle direttive europee e tutti salvano vite. Nessun produttore può sostenere che il suo apparecchio salvi più vite di altri. Non esiste, infatti, nessuna connessione tra il prezzo del defibrillatore e la possibilità di salvare delle vite.
5. Devo comprare un defibrillatore della stessa marca che usa il mio 118?
Prima si eroga la scossa, meglio è. Ma non ci vuole molto ai soccorritori professionali del 118 a cambiare le piastre. Spesso queste marche sono anche molto più costose. Capita anche che il servizio ambulanza cambi il suo monitor con il passar del tempo, così che il defibrillatore acquistato da Lei non è più interscambiabile con il monitor dell’ambulanza.
Scelga, quindi, un defibrillatore che le dà una sensazione di sicurezza, uno che si possa permettere. Non si faccia limitare da una marca.
6. Devo sottoscrivere un contratto di manutenzione quando compro un DAE?
Con un nuovo defibrillatore, non è indispensabile sottoscrivere immediatamente un piano di manutenzione. Tuttavia, la legge indica che la manutenzione deve essere eseguita almeno ogni 2 anni.
In Italia sono pochi ad essere a conoscenza che la revisione del defibrillatore è richiesta espressamente dalla legge. Il Decreto Ministeriale del 24 aprile 2013 (paragrafo 4.3 dell'allegato E) così recita: “ I DAE devono essere sottoposti alle verifiche, ai controlli e dalle manutenzioni periodiche secondo le scadenze previste dal manuale d'uso e nel rispetto delle vigenti normative in materia di apparati elettromedicali”. Le normative attualmente vigenti a cui fare riferimento sono quelle europee e nello specifico la Normativa europea IEC60601-1 CEI 62-5 e la CEI 62-148. La periodicità delle verifiche di sicurezza, secondo le linee guida CEI 62-148 (pena ammenda e/o sanzioni penali) è annuale per le apparecchiature utilizzate in locali di chirurgia, biennale per le apparecchiature utilizzate in tutti gli altri tipi di locali.
Per saperne di più, leggete qui il decreto legge della Gazzetta Ufficiale, in particolare l'articolo 5 comma 6.
7. Perché con ogni DAE è consegnato anche un kit per l'emergenza RCP con una maschera per la rianimazione, guanti e forbici?
Le forbici sono utilizzate per rimuovere i vestiti dalla parte superiore del corpo. Questo è essenziale per posizionare bene gli elettrodi. I guanti di lattice servono a poter lavorare in piena igiene. Il rasoio monouso serve per depilare il petto possibilmente peloso. La maschera per la rianimazione serve per la respirazione artificiale. L’uso della maschera per la respirazione di solito si insegna durante il corso di BLS-D.
8. Perché è necessario un corso per utilizzare il defibrillatore?
L’utilizzatore di un defibrillatore dovrà essere capace di riconoscere i segnali di un potenziale arresto cardiaco. È necessario capire quando e come far intervenire i servizi professionali e come fare la rianimazione. Inoltre, è importante sentirsi sicuri nell’utilizzo dell’apparecchio che dovrà essere usato, e che si abbia la conoscenza teorica sulle cause di un arresto della circolazione e l’uso sicuro di un DAE.
9. Quale DAE dobbiamo comprare?
Non sempre è facile scegliere il DAE più adatto, tra tutte le possibilità attualmente disponibili sul mercato. Noi consigliamo di consultare il nostro Aiuto con l’acquisto di un DAE. Lì trova un aiuto concreto nell’acquisto del defibrillatore che fa per lei, ma siamo sempre a disposizione sia telefonicamente che per mail per rispondere a tutte le domande e aiutarvi nella scelta.
1. I prezzi nel vostro negozio sono inclusivi o esclusivi di IVA?
Tutti i prezzi menzionati sono indicati sia IVA inclusa che esclusa. Nel negozio le somme sono automaticamente calcolate e fatturate, con un’IVA del 22%.
2. Perché alcuni istituti pagano l'IVA e altri no?
Le aziende o associazioni che hanno iscritto la loro partita IVA al registro VIES (Sistema elettronico di scambio di dati sull'IVA), riceveranno una fattura con l'IVA allo 0%. Ci sarà poi la riversione (oramai meglio nota come reverse charge) in Italia. Gli organismi che non sono iscritti a questo registro, vedranno applicate le aliquote standard.
In fase di ordine, inserendo il numero esatto di partita IVA preceduto dalla sigla IT, il sistema - collegato direttamente con il VIES - registrerà automaticamente il vostro ordine con o senza IVA.
3. Se faccio registrare la mia partita IVA al VIES dopo aver ricevuto la fattura finale, posso ancora chiedere una nota di credito per l'IVA?
No. La Legge europea tiene conto della data dell'ordine e non della data della fattura e il registro tiene traccia quando è stata registrata la partita IVA. Questo significa che non possiamo più fare modifiche nella fattura una volta spedita la merce. Se invece avete dimenticato di comunicarci una partita IVA (a vostro nome) che al momento dell'ordine era valida al VIES, esiste l'obbligo di aggiornare la fattura con la partita IVA valida e di fare lo storno dell'IVA.
4. Quali sono le spese di spedizione?
Le spese di spedizione sono incluse nel prezzo, tranne qualche caso molto raro in cui si debba spedire in zone disagiate. In questo caso, prima di ordinare, contattaci per avere una quotazione specifica.
5. Come posso pagare nel vostro negozio?
Si possono pagare gli ordini con carta di credito (Visa e MasterCard) o PayPal. Inoltre c’è la possibilità di fare un bonifico bancario dopo aver ricevuto la fattura pro forma. Cliccando qui, si possono trovare ulteriori informazioni sui nostri metodi di pagamento.
C. Domande sulle spedizioni e la consegna
1. Come posso essere sicuro che un ordine è andato a buon fine?
Se il suo ordine è stato ricevuto correttamente, riceverà un’e-mail con una conferma da parte nostra. Nell’e-mail trova il numero d’ordine, che potrà essere usato come riferimento per effettuare il bonifico bancario. Se ha pagato con PayPal o carta di credito, la conferma d’ordine è pure una conferma di pagamento, visto che il pagamento sarà già stato effettuato. Nei giorni lavorativi, la merce disponibile in magazzino sarà messa immediatamente in spedizione.
2. Quando ricevo il mio ordine?
Quasi tutti gli articoli del nostro negozio sono disponibili in magazzino e pronti per essere spediti. La merce viene consegnata generalmente entro 2-4 giorni lavorativi circa, dalla ricezione del pagamento. Raramente può capitare che alcuni articoli non siano disponibili in magazzino al momento dell’ordine, in quel caso la informiamo per e-mail sui tempi di rientro previsti, che seguono la stima visibile nel sito, sotto il tasto “aggiungi al carrello” di ogni articolo. Nel momento in cui l’ordine, sia completo che parziale, sarà spedito, invieremo un’e-mail di conferma dell’avvenuta spedizione.
3. Chi consegna la merce?
Le nostre spedizioni sono consegnate in modo sicuro e tracciato da UPS.
4. Come posso tenere traccia del mio ordine?
Non appena l’ordine sarà pronto per essere spedito, le mandiamo un’e-mail con tutti i dati della spedizione, incluso il codice di tracciamento “track and trace”. Può utilizzare questo codice per seguire il suo ordine online sul sito di UPS.
5. Non ho ricevuto una parte del mio ordine. Cosa facciamo?
Può capitare che uno o più articoli del suo ordine in quel momento non siano disponibili. A volte ci vogliono pochi giorni prima che tornino disponibili questi articoli, in quel caso riceverà la parte restante dell’ordine pochi giorni dopo. Raramente, può capitare che la parte mancante non sia disponibile per un periodo più lungo, per esempio perché anche il fornitore ha finito le sue scorte o ci sono rallentamenti a livello produttivo. In quel caso preferiamo spedire la prima parte dell’ordine subito e spedire il resto quando ci tornerà disponibile, così non deve aspettare il suo ordine troppo a lungo. Riceverà sempre una notifica quando qualcosa non è disponibile, e quando torna nei nostri magazzini, le manderemo un altro messaggio non appena verrà spedita restante parte dei materiali.
6. Come posso rendere un articolo?
Ovviamente speriamo che non sia mai necessario, ma se per un qualche motivo non fosse soddisfatto dell’articolo consegnato, ce lo faccia sapere. Ovviamente seguiamo le direttive europee della vendita a distanza.
Gli articoli possono sempre essere resi entro 14 giorni di calendario dalla consegna e senza dover indicare un motivo.
La preghiamo di inserire una nota con:
-I suoi dati personali.
-Il numero d’ordine.
-Una descrizione degli articoli che vuole rendere.
-L’articolo che vorrebbe ricevere al posto del reso (altro tipo, ecc.).
Con questi dati il nostro magazzino riesce ad elaborare la sua richiesta di reso. I costi della spedizione della merce resa devono essere sostenuti da lei. Quindi, faccia attenzione che la sua spedizione sia affrancata bene. Pacchetti non abbastanza affrancati non saranno accettati.
1. Anche un soggetto in un ambiente come piscina o mare può essere defibrillato?
Nel caso di un ambiente bagnato (piscina, spiaggia, ecc.) è necessario asciugare il petto della persona prima di attaccare gli elettrodi. Inoltre, è importante che nessuno (neanche il soccorritore stesso) tocchi la persona durante la defibrillazione.
2. Si può utilizzare un DAE su un bambino?
In generale è raro l’arresto cardiaco nei bambini e quasi mai è causato da un’aritmia defibrillabile. Ciononostante molti produttori offrono l’opzione pediatrica con cui il DAE è adattato ai bambini di età inferiore agli 8 anni.
Spesso questo adattamento è fatto con delle piastre pediatriche, che sono più piccole e danno una carica elettrica minore. Inoltre, alcuni DAE hanno la possibilità di indicare sulla macchina stessa se si tratta di qualcuno più giovane degli 8 anni.
3. Tutti possono comprare un defibrillatore?
Sì, tutti possono comprare un defibrillatore, anche i privati.
4. Tutti sono capaci di utilizzare un defibrillatore?
Prima solo i medici e infermieri addestrati potevano usare un defibrillatore. Il DAE è una macchina concepita per essere usata da persone con (quasi) nessuna qualifica. Più di una ricerca ha provato che la defibrillazione tempestiva porta ad un aumento enorme della percentuale di sopravvivenza dopo un arresto cardiaco. Questo ha fatto sì che sempre più aziende e luoghi pubblici siano provvisti di un DAE. Non importa chi esegue la defibrillazione, l’importante è farlo il prima possibile. Dopo un breve corso, si è pienamente qualificati per effettuare la defibrillazione.
5. Perché bisogna continuare con il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale tra le defibrillazioni del DAE?
Il DAE darà l’istruzione di defibrillare dopo aver analizzato il ritmo cardiaco. Dopo una defibrillazione, il DAE dà istruzioni per cominciare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Così il cuore e il cervello ricevono ossigeno e il cuore è di nuovo sensibile per la defibrillazione.
6. Quanto è sicuro l’uso di un DAE?L’uso di un defibrillatore è completamente sicuro dopo aver seguito un corso BLS-D e le istruzioni di sicurezza dell’apparecchio. Siccome il defibrillatore è impiegato in situazioni diverse, ci sono tante misure di sicurezza incorporate dentro al dispositivo. Il DAE darà indicazione (e la possibilità) di defibrillare solo dopo che l’analisi ne ha determinato la necessità. Una voce le dirà di non toccare la vittima durante la defibrillazione. Se il soccorritore tocca la vittima per distrazione, riceverà una piccola parte della scossa. Ovviamente, questa scossa non comporta alcun rischio, ma porta via una parte della carica destinata al paziente. Se il soccorritore sta scuotendo la vittima, l’apparecchio noterà un movimento e non erogherà nessuna scossa. Un corso di BLS-D può durare complessivamente 4 ore circa.
7. L’impiego di un defibrillatore ha sempre successo nel caso di un arresto circolatorio?
Purtroppo no. Un DAE darà ordine di defibrillare il cuore solo nel caso di fibrillazione ventricolare o un altro tipo di aritmia sensibile alla defibrillazione. Se trova un ritmo non defibrillabile, darà l'ordine di procedere con la Rianimazione CardioPolmonare (RCP). Più passa il tempo, meno il cuore sarà sensibile alla defibrillazione e la possibilità di sopravvivenza diminuirà drasticamente ogni minuto che passa.
8. Qual è l’importanza di un DAE quando qualcuno ha un arresto circolatorio?
Quando qualcuno ha un arresto circolatorio, per esempio a causa di un infarto, nel 70-80% dei casi, la causa dell’arresto circolatorio sarà la conseguenza di un caos totale nella circolazione elettrica del cuore. Non si tratta di un vero e proprio “arresto” cardiaco. Il cuore, difatti, non si è completamente fermato, ma trema in modo caotico e non si contrae più. Questo tremare del cuore si chiama anche fibrillazione ventricolare (il tremare degli atri cardiaci.)
Eseguendo il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, il cervello è provvisto di ossigeno. Questa azione da sola non riesce però a bloccare la fibrillazione ventricolare. L’unico metodo per bloccare la fibrillazione ventricolare, è la defibrillazione precoce del cuore. Via via che si aspetta a defibrillare, il cuore diventerà sempre meno sensibile per la defibrillazione e la possibilità di sopravvivenza diminuirà sensibilmente.
9. Quanto tempo ho per reagire quando qualcuno ha un arresto cardiaco?
Solo alcuni minuti. Se si rianima e defibrilla entro i primi 6 minuti, le possibilità di sopravvivenza sono circa del 70%. Dopo questi 6 minuti, la possibilità di sopravvivenze diminuisce velocemente. Ogni minuto che si aspetta a defibrillare, la possibilità di sopravvivenza diminuisce circa del 10-12%.
10. Non basta fare la RCP senza dover ricorrere al defibrillatore?
La rianimazione aiuta solo a guadagnare tempo fino al momento della defibrillazione. Ma è necessario erogare una scossa per far tornare il ritmo cardiaco alla normalità. Perciò, ai corsi moderni, si prevede quasi sempre anche un addestramento all’uso del defibrillatore.
11. Qual è il trattamento raccomandato per un arresto cardiaco?
La defibrillazione è l’unico trattamento in grado di riportare il ritmo cardiaco alla normalità. La somministrazione della scossa deve però sempre essere accompagnato dal massaggio cardiaco e dalla respirazione artificiale.
12. Chi può avere un arresto cardiaco?
Ognuno ha la possibilità di avere un arresto cardiaco, in qualsiasi momento. I bambini come i ragazzi, come gli atleti, come gli anziani. Ma sicuramente aumenta il rischio di avere un arresto cardiaco man mano che si invecchia. Molte vittime di un arresto cardiaco avevano problemi al cuore di cui non erano a conoscenza.
13. Un arresto cardiaco e un attacco cardiaco sono la stessa cosa?
No. Sia l’attacco cardiaco sia l’arresto cardiaco hanno a che fare con il cuore, ma sono problemi diversi. L’arresto cardiaco è un problema elettrico, l’attacco cardiaco è un problema con i vasi sanguigni. A volte, un attacco cardiaco, che in sé non è sempre mortale, può causare un arresto cardiaco.
14. Cos’è un arresto cardiaco?
Un arresto cardiaco si presenta quando il ritmo cardiaco normale diventa di scatto caotico. Il cuore non riesce più a pompare il sangue in modo efficace e il paziente collassa, non respira più, non reagisce più e non ha più un polso percettibile. Quando si usa un DAE su un paziente in arresto cardiaco, il DAE può erogare una scossa salvavita che riporterà il ritmo alla normalità.
15. Perché a volte serve più di una scossa?
Il cuore non reagisce sempre dopo una prima defibrillazione. Può essere necessario defibrillare il cuore più di una volta, in alternanza con il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale.
1. Cos’è un richiamo DAE e come posso sapere se il mio defibrillatore ha un errore di fabbrica?
I defibrillatori sono fabbricati su una linea di produzione, in buona parte automatica. Ciononostante può capitare un prodotto di minor qualità in una certa parte, in un certo lotto. Quando si tratta di un guasto che si ripete, il produttore può decidere di richiamare l’intero lotto. Il cliente riceve un nuovo esemplare gratis.
Se il produttore non ha le possibilità economiche di eseguire un richiamo, questi va in fallimento. Nel caso di un richiamo di un defibrillatore, riceverà una notifica automatica da parte del suo fornitore. Se ha comprato il suo defibrillatore da un’altra parte, ovviamente non sapremo come informarla. In quel caso può controllare su questo sito web se il numero di serie del suo defibrillatore è indicato sul sito di richiamo del Ministero della Salute.
2. Il mio DAE è stato utilizzato. Cosa devo fare?
uando un defibrillatore è stato usato su una persona, ci sono alcune cose che devono essere controllate prima di poterlo riutilizzare. Gli elettrodi dovranno essere sicuramente sostituiti, mentre per la batteria, la carica rimanente dovrà essere verificata.
3. Sto cercando le specifiche tecniche del mio defibrillatore, dove le trovo?
Attraverso il nostro sito web si trovano tutte le caratteristiche del prodotto nella tabella delle specifiche.
4. È possibile che un defibrillatore interpreti male l’analisi?
Un DAE usa dei sistemi complessi di analisi per interpretare il ritmo cardiaco. Quando qualcuno utilizza un DAE, l’apparecchio farà la scelta corretta di defibrillare, in più del 95% dei casi. In più del 98% dei casi, il DAE deciderà correttamente di non defibrillare. Questo è molto di più di quello che possono fare i soccorritori professionali. Per evitare possibili errori, è importantissimo che nessuno tocchi la vittima durante l’analisi del ritmo cardiaco.